
Segunda-feira chuvosa, dia estranho. Por sei-lá-o-quê penso na Itália, nos três meses felizes que lá passei. Dez cidades e o Vaticano, quantas lembranças... Pego na estante um dos livros que comprei em Bolonha - cidade-residência de meu amigo Bruno Pérsico, o tradutor italiano do nosso Caio Fernando Abreu. Trata-se da poesia completa do grande poeta Giuseppe Ungaretti. Leio alguns poemas sorteados a esmo. Um deles me agrada sobremaneira, por isso o transcrevo, aqui, para vocês:
PROVERBI
Roma, 1966-1969
UNO
Roma, a letto, dormicchiando, nela notte tra il 27 e il 28 giugno 1966
S'incomincia per cantare
E si canta per finire
DUE
È nato per cantare
Chi dall'amore muore.
È nato per amare
Chi dal cantare muore.
TRE
Chi è nato per cantare
Anche morendo canta.
QUATTRO
Chi nasce per amare
D'amore morirà.
CINQUE
Nascendo non sai nulla,
Vivendo impari poco,
Ma forse nel morire ti parrà
Che l'unica dottrina
Sia quella che si affina
Se in amore si agrega.
SEI
Potremmo seguitare.
E si canta per finire
DUE
È nato per cantare
Chi dall'amore muore.
È nato per amare
Chi dal cantare muore.
TRE
Chi è nato per cantare
Anche morendo canta.
QUATTRO
Chi nasce per amare
D'amore morirà.
CINQUE
Nascendo non sai nulla,
Vivendo impari poco,
Ma forse nel morire ti parrà
Che l'unica dottrina
Sia quella che si affina
Se in amore si agrega.
SEI
Potremmo seguitare.
Sem comentários:
Enviar um comentário